Santuario
San Giorgio Vescovo

Suelli


Nelle caratteristiche vie del borgo di Suelli è possibile ammirare il Santuario di San Giorgio Vescovo situato nei pressi del Largo Montegranatico. Il tempio fu edificato nel luogo in cui, secondo la tradizione, venne sepolto il Santo


Osservando l’edificio spicca la semplicità degli elementi architettonici della facciata. All’interno si trovano preziosi arredi,in particolare l’altare in legno, la statua di San Giorgio, l’affascinante retablo del XVII secolo


San Giorgio a soli ventidue anni venne consacrato Vescovo di Suelli per le sue qualità morali e culturali, elementi essenziali per l’opera di evangelizzazione nei lontani territori del Giudicato di Cagliari. A lui vengono attribuiti numerosi miracoli sia in vita che dopo la morte

Chiesa
di Nostra signora
d'Itria

Selegas


La chiesa, ora denominata Madonna d’Itria, è un esempio di architettura romanica, improntato ad una estrema semplicità. Delle vestigia ecclesiastiche rimangono la navata unica, le mura perimetrali


Osservando l’edificio spicca la semplicità degli elementi architettonici della facciata. All’interno si trovano preziosi arredi,in particolare l’altare in legno, la statua di San Giorgio, l’affascinante retablo del XVII secolo


L’intonaco multistrato, tipico dell’architettura bizantina, ancora evidente nelle pareti esterne dell’edificio, consolida l’ipotesi di derivazione orientale, suggellata anche dal culto della Madonna d’Itria

Chiesa
di Nostra Signora
della Neve

Senorbì

Nel territorio di Senorbì, ancora oggi cuore pulsante dell’economia Trexentese, sulla sommità di una verdeggiante collina, domina dall’alto l’incantevole chiesetta di Santa Matia della Neve, conosciuta anche con il nome di Santa Mariedda.

L’inconfondibile stile romanico si sposa pienamente con particolari elementi architettonici di tradizione catalano-aragonese che vennero aggiunti in una fase successiva, ampliando l’edificio nelle forme attuali

A causa delle epidemie che colpirono questi luoghi nel 1600, i superstiti furono costretti ad abbandonare le proprie abitazioni per spostarsi nell’attuale centro di Senorbì e col tempo Segolaj scomparve inevitabilmente per sempre

Oggi, su questo colle, floridi ulivi si innalzano verso il cielo, custodendo tra le radici la memoria di un villaggio e dei suoi abitanti. La suggestiva posizione immersa nella natura insieme agli avvenimenti che si sono susseguiti, donano a questo luogo un enigmatico fascino

Chiesa
San Pietro
Apostolo

Ortacesus

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Ci troviamo a Ortacesus, dove il suono di launeddas, strumenti musicali ancestrali, riecheggia nelle suggestive processioni, un tempo accompagnate dal virtuosismo e la nota artistica di Dionigi Burranca

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Il centro storico è impreziosito dai tratti che richiamano l’architettura gotico-catalana desunti dall’affascinante Chiesa di San Pietro Apostolo, sorta tra la fine del 1500 e la prima metà del 1600. Il grande portone di ingresso è un invito ad entrare per godere della pace che si avverte in questo tempio

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Al suo interno cappelle laterali si affacciano lungo l’incantevole navata che indirizza la nostra attenzione verso l’antico e pregevole tabernacolo ligneo dorato, del XVII secolo

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Degna di menzione è la cappella delle Anime del Purgatorio. Le preziose statue settecentesche, l’organo di scuola napoletana dell’Ottocento, gli ori e gli argenti che le genti, semplici e laboriose di questo luogo, hanno donato nei secoli, sono un autentico tesoro che arricchisce il grande patrimonio dell’arte sacra di questo incantevole borgo

Chiesa
San Teodoro
Martire

Siurgus Donigala

A Siurgus Donigala, sorta nel XVI secolo, la Parrocchia di San Teodoro Martire richiama i modelli architettonici dello stile gotico-catalano.

Secondo la tradizione i monaci si insediarono portando il culto e la venerazione, ancora viva, di San Teodoro Martire. La pianta dell'edificio, si rivolge verso Gerusalemme, conformemente alle antiche regole che prevedono l'accesso da ovest, simbolo di buio e di peccato, verso l'altare maggiore, via di luce e di verità

L'incantevole facciata, a profilo orizzontale, è impreziosita da un coronamento merlato costituito da capitelli e da basi di semicolonne risalenti a epoche precedenti (VI secolo d.C.). Al suo interno risalta la sontuosa proporzione dei marmi policromi, di fattura settecentesca, disposti ad adornare l'altare maggiore, scolpito e intarsiato con dettagli dipinti in nero e oro

Santuario della
Beata Vergine Assunta

Guasila

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Sul punto più alto di Guasila si erge il Santuario della Beata Vergine Assunta, che per il suo grande valore artistico è considerato tra i monumenti religiosi più importanti della Sardegna

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Venne progettato dal celebre architetto cagliaritano Gaetano Cima e fu edificato tra il 1842-1852. Gli elementi architettonici della facciata in stile neoclassico creano un impressionante contrasto con le forme gotico-catalane della torre campanaria che risale alla prima metà del Cinquecento

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Di notevole interesse artistico sono le opere risalenti al XVIII secolo, realizzate dallo scultore Giuseppe Antonio Lonis

Santuario
di Sant' Amatore

Gesico




Chiesa
di Santa Maria Maddalena

Guamaggiore


La chiesa di Santa Maria Maddalena, costruita intorno alla metà del XVIII secolo, è situata nella periferia del centro abitato, immersa in un'area di recente rimboschimento, sulla cima di un colle a lei dedicato


L’edificio è stato realizzato utilizzando le fondamenta e materiale di spoglio del nuraghe su cui si eleva. Durante i lavori di restauro, all'interno della chiesa, sono state rinvenute delle sepolture e un antico pozzo sacro lasciato a vista


All’interno dell’edificio sono custoditi il basamento e parte del fusto di una colonna strigliata, le caratteristiche scanalature tipiche dell’architettura romana

Chiesa
Nostra signora del Carmelo

Pimentel


La chiesa parrocchiale della Beata Vergine del Carmelo è situata al centro del paese, su un'area dove un tempo sorgeva la chiesa di San Giuseppe. La sua edificazione risale probabilmente alla seconda metà del XVII secolo. È caratterizzata da un portale ligneo sovrastato da un rosone centrale


L'interno si presenta a navata unica voltata a botte con cappelle laterali. Il presbiterio presenta un altare di marmo del 1818. Degno di particolare attenzione è l'organo antico realizzato dall'artigiano Piras con una tecnica unica in Sardegna